Conoscenze di base del test di neutralizzazione del virus surrogato SARS-CoV-2 (sVNT)
Recentemente è emerso un nuovo coronavirus, SARS-CoV-2, che ha causato una pandemia umana. Vi è quindi un’urgente necessità di un test sierologico affidabile per rilevare gli anticorpi neutralizzanti SARS-CoV-2. I test sierologici convalidati sono importanti per la tracciabilità dei contatti, l’identificazione del bacino virale e gli studi epidemiologici.
Esistono due tipi di test anticorpali che mirano a rilevare l’infezione da COVID-19 con specificità e sensibilità sufficienti. Il primo tipo è il test di neutralizzazione del virus (VNT) che rileva gli anticorpi neutralizzanti (NAb) nel sangue di un paziente. VNT richiede la manipolazione del virus SARS-CoV-2 vivo in una struttura di contenimento specializzata di livello 3 di biosicurezza (BSL3) che è tediosa e richiede tempo, richiedendo 2-4 giorni per essere completata. Il test di neutralizzazione del virus basato su pseudovirus (pVNT) è simile, ma richiede comunque l’uso di virus e cellule vivi sebbene gestito in un laboratorio BSL2.
Tutti gli altri test, come il saggio ELISA e i test rapidi a flusso laterale, rappresentano il secondo tipo di test che rileva solo gli anticorpi leganti e non gli anticorpi neutralizzanti.
Il laboratorio del professor Lin-Fa Wang presso la Duke-NUS Medical School ha stabilito un test di neutralizzazione del virus surrogato (sVNT) che rileva NAb, ma senza la necessità di utilizzare virus o cellule vivi e può essere completato in 1-2 ore in un laboratorio BSL2. Utilizzando il dominio di legame del recettore (RBD) purificato dalla proteina virale spike (S) e il recettore della cellula ospite ACE2, il test è progettato per imitare l’interazione virus-ospite mediante l’interazione diretta proteina-proteina in una provetta o in un pozzetto della piastra ELISA . Questa interazione altamente specifica può quindi essere neutralizzata, cioè bloccata da Nab altamente specifici nel siero di pazienti o animali nello stesso modo di un VNT convenzionale.