Abbiamo parlato recentemente come attualmente l’auto-monitoraggio assieme alla vaccinazione, possa risultare una combinazione perfetta per la riduzione della pressione sulle strutture sanitarie e facilitare la convivenza con il virus. L’iniziativa messa in atto dalla regione Emilia, rappresenta il primo esempio di totale fiducia da parte di un organo istituzionale riposta al buon senso dei cittadini, che potrebbe incrementare il senso di responsabilità verso sé e verso gli altri che si è andato affermando durante questi anni di pandemia. Ma vediamo ora, quindi, come usare questi test covid fai da te.
Come fare un self-test covid
Nella sua iniziativa, la regione Emilia ha stillato un elenco di self-test validi ai fini dell’autocertificazione dello stato di positività/negatività al Covid, pubblicato sul sito ed a disposizione dei cittadini. La lista include alcuni test quali HOTGEN 2019-NCOV AG TEST. Il kit del test contiene un tampone per prelevare il campione dalla parte anteriore del naso, una provetta contenente il buffer di lisi, ed una card per la analisi e lettura del risultato.
Le istruzioni per come usare questo test covid fai da te, sono molto semplici e l’interpretazione del risultato è immediata (solo 15 minuti). Una volta prelevato il campione con lo swab fornito nel kit e dissolto nella provetta contenente la soluzione di lisi per circa 15 secondi, una goccia viene posta sulla test card nella zona designata con la lettera S. Il campione migra lungo la test card e, in presenza di infezione da Sars-Cov-2, una linea colorata appare in corrispondenza della banda designata con la lettera T (test) ed una in corrispondenza della banda designata con la lettera C (Control).
Quest’ultima deve essere sempre presente quando si effettua il test, in quanto è indice che il test è stato eseguito correttamente.
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I test antigenici si basano sulla rilevazione nel campione della proteina N contenuta all’interno del capside del virus Sars-Cov-2 e non della proteina Spike, responsabile dell’ancoraggio del virus al recettore presente sulle cellule umane e sede delle diverse mutazioni che caratterizzano le varianti del Sars-Cov-2.
Per la loro facilità di uso, la possibilità di effettuarli frequentemente a casa, e prezzi più economici rispetto ai tamponi professionali, i self-test potrebbero rivelarsi un’ottima risorsa a supporto delle attività del personale sanitario, e sul tracciamento nazionale del contagio.